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Perché regalare un montascale a un genitore anziano: e come convincerlo che è la scelta giusta

Montascale per genitore anziano

Decidere di regalare un montascale a un genitore, quando ancora conserva una buona autonomia, è un atto d’amore e di responsabilità. Significa garantirgli indipendenza e sicurezza, soprattutto nel caso in cui le condizioni dovessero peggiorare.

Essere figli non è semplice, soprattutto quando si vive lontano. Avvertiamo il bisogno di prenderci cura di loro, come hanno fatto con noi da piccoli. In questo equilibrio delicato, il montascale non è solo uno strumento pratico, ma una vera forma di protezione quotidiana.

Il montascale permette infatti di salire e scendere le scale comodamente seduti su una poltroncina, in totale sicurezza, riducendo il rischio di cadute in casa o nel condominio.

Dimentica i vecchi montascale di una volta: oggi la tecnologia ha rivoluzionato anche questo settore! I montascale TK Home Solutions uniscono design moderno, robustezza, stabilità e un’assistenza sempre al tuo fianco.

La domanda è: come convincere i nostri genitori che è il momento giusto per fare questo passo?

Convincere un genitore a installare un montascale a casa

Facciamo una scommessa? Per prima cosa dirà che “non è vecchio/a e che sa fare le scale benissimo”, anche se questo non è vero. Con l’età, non soltanto le gambe non sono più quelle di una volta (sì, anche se si allenano ogni settimana), la vista è peggiorata, le mani fanno più fatica a stringere gli oggetti e il respiro è affannoso, senza dimenticare che tutto peggiora se ci sono le buste della spesa.

Per cui per introdurre l'argomento dell'installazione di un montascale è utile seguire alcuni passaggi chiave:

  • Scegli il momento giusto. Non quando c’è fretta o tensione, ma in un attimo tranquillo, in cui il tuo genitore è rilassato e disposto ad ascoltare.
  • Parti dal cuore. Comincia esprimendo affetto e preoccupazione sincera per il suo benessere. Puoi dire, ad esempio: “Vorrei che tu fossi sempre sicuro quando usi le scale” o “Mi piacerebbe che la tua vita fosse più semplice, senza rischi inutili”.
  • Evita frasi che possano farlo sentire fragile o “limitato”. Meglio un tono rassicurante, che sottolinei i benefici: più sicurezza, meno fatica, più libertà di restare a casa propria.
  • Ascolta davvero. Non imporre la soluzione, ma invita tuo padre o tua madre a condividere paure, dubbi e sensazioni. Spesso quello che serve non è convincere, ma mostrare che le loro emozioni hanno valore.

Decidete insieme. Questo ultimo punto è davvero essenziale. È importante rassicurarli che non sarà una scelta calata dall’alto: ogni passo verrà fatto rispettando i suoi tempi, i suoi desideri e la sua idea di autonomia. Sarà dunque necessario coinvolgerli nel processo decisionale, in modo che tutto sia diretto da lui.

Come scegliere il montascale giusto per le esigenze di un genitore

Ora inizia la parte più tecnica: come scegliere il montascale giusto per i nostri o per il nostro genitore. Partiamo dalle basi!

Quando parliamo di montascale, intendiamo un impianto che viene fissato ai gradini o al muro e che consente di salire e scendere senza bisogno di aiuto. Ed è proprio questo il punto: a differenza dei modelli a cingoli, che richiedono sempre l’assistenza di qualcuno, il montascale elettrico è pensato per garantire vera autonomia. Tutto è automatizzato e semplificato, così da trasformarsi in uno strumento che protegge la libertà di movimento, non la limita.

I modelli principali sono due:

  • Montascale a poltroncina. È il più diffuso e intuitivo: una seduta comoda, con braccioli e poggiapiedi, che accompagna lungo la scala in totale sicurezza. Perfetto per chi ha difficoltà a muovere le gambe ma desidera restare indipendente in casa.
  • Montascale a piattaforma. Ideale per chi usa la carrozzina. La piattaforma può ospitare la sedia a rotelle, ma in alcuni modelli si può aggiungere anche un seggiolino ribaltabile, per garantire flessibilità a seconda delle esigenze.

A questo punto, la scelta non si riduce a “poltroncina o piattaforma”. Ci sono diversi aspetti da valutare per capire qual è la soluzione più adatta, ad esempio “Quanto è importante la comodità?” “C’è bisogno di spazio per la carrozzina?” “Ci sono problemi di equilibrio o di mobilità particolari?”. Inoltre:

  • Sicurezza e comfort. Dalle cinture ai sensori anti-ostacolo, fino al movimento fluido e silenzioso: sono caratteristiche che contano nella vita di tutti i giorni.
  • Installazione e manutenzione. Un buon montascale deve essere facile da installare e avere un’assistenza affidabile, sempre pronta a intervenire.
  • Budget e detrazioni fiscali. Non dimentichiamolo: in molti casi ci sono agevolazioni che rendono l’acquisto più leggero, fino al 75% di detrazione se l’impianto rientra negli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche.

Prova il nostro configuratore.

Quali agevolazioni fiscali e bonus sono disponibili nel 2025 sui montascale

  • Bonus Barriere Architettoniche – Detrazione IRPEF al 75%
    È la misura più favorevole. Permette di detrarre il 75% delle spese sostenute per l’abbattimento delle barriere architettoniche, compresi montascale, servoscale, piattaforme elevatrici.
    Alcuni dettagli chiave:
    - Valida fino al 31 dicembre 2025.
    - La detrazione è ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
    - Comprende non solo il montascale in sé, ma anche installazione, eventuali opere correlate, smaltimento se serve.
  • IVA agevolata al 4%
    Il montascale / servoscala è considerato un ausilio per persone con ridotte o impedite capacità motorie a cui applicare – in ogni caso, senza certificazione alcuna – l’IVA ridotta al 4% anziché quella ordinaria.
  • Detrazione per spese sanitarie (19%)
    In certi casi, se il montascale è riconosciuto come strumento sanitario per persone con disabilità permanente (ai sensi della legge 104/1992, art. 3), si può usufruire di detrazione Irpef del 19% come spesa sanitaria.
  • Bonus Ristrutturazione / Detrazione edilizia
    Se l’intervento sull’immobile rientra in lavori di ristrutturazione che includono l’eliminazione delle barriere architettoniche, si può usufruire di detrazioni previste per ristrutturazione edilizia. Attenzione: le aliquote variano (50% per abitazione principale, 36% per seconde case) e ci sono massimali di spesa.
  • Contributi / Fondi regionali / Legge 13/89
    Questa è un’opzione aggiuntiva: molti Comuni / Regioni mettono a disposizione contributi a fondo perduto per l’abbattimento delle barriere architettoniche, anche tramite la Legge 13/1989. Le modalità, i limiti e i criteri (es. reddito, tipo di disabilità) variano molto da regione a regione.

Quando hai diritto alle agevolazioni per acquistare un montascale ai tuoi genitori

Se acquisti un montascale per i tuoi genitori puoi accedere alle detrazioni fiscali, ma ci sono alcune condizioni importanti da rispettare:

  • Devi essere tu a sostenere la spesa: se i tuoi familiari vivono con te e tu sei proprietario o hai un contratto di affitto, puoi detrarre la spesa facendo l’acquisto a tuo nome, poiché la detrazione è legata al prodotto e non a condizioni particolare dell’utente.
  • Vale sempre la regola del bonifico “parlante” per i bonus edilizi (bonus barriere 75%, ristrutturazioni ecc.), con causale specifica e codice fiscale di chi beneficia.

p.s. Con il bonus barriere architettoniche 75% non è necessario che la persona sia disabile certificata: basta che l’intervento sia conforme alla normativa sull’abbattimento delle barriere. Quindi, anche se il genitore non ha riconoscimento di invalidità, l’acquisto può rientrare nel bonus.

Gestire un rifiuto iniziale da parte di un genitore anziano riguardo all’installazione di un montascale

Gestire un rifiuto iniziale da parte di un genitore anziano quando si parla di montascale richiede pazienza e tatto. Un “no” all’inizio è quasi sempre una reazione naturale, ed è importante non forzare la conversazione o insistere subito: il rischio è farlo sentire sotto pressione o, peggio, giudicato.

In questi momenti serve soprattutto empatia. Si può riconoscere e validare quello che prova, con parole semplici: “Capisco che possa sembrare fastidioso cambiare qualcosa in casa…”. Non è una contraddizione, ma un modo per far capire che i suoi sentimenti sono ascoltati e rispettati.

Il tempo, poi, fa la sua parte. Lasciare spazio alla riflessione, senza trasformare il montascale in un argomento di conflitto, permette di tornare sulla questione più avanti con più serenità. E quando si riprende la conversazione, farlo con dolcezza aiuta: magari condividendo esempi concreti di altre persone che hanno trovato beneficio, o sottolineando un episodio che mostra quanto sia importante muoversi in sicurezza.

Fondamentale è coinvolgerlo nella scelta. Farlo sentire parte attiva e responsabile della decisione riduce la resistenza, perché il montascale non diventa un’imposizione, ma una soluzione condivisa. E, se la diffidenza resta, può essere utile il supporto di un medico o di un esperto: figure che, con autorevolezza e rassicurazione, possono chiarire i vantaggi e fugare i dubbi meglio di chiunque altro. Contattaci se hai bisogno di noi!

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