Artrosi al ginocchio: tutte le soluzioni per la casa

L'artrosi è una conseguenza dell’età, una patologia che riguarda le ossa e che può arrivare a causare disabilità. Esistono persone più soggette a sviluppare l’osteoartrosi e alcune particolarmente vulnerabili nell'articolazione del ginocchio. Fatto è che, già ai primi sintomi dell’artrosi al ginocchio, camminare, ma soprattutto sforzare le ginocchia per salire (e ancor più per scendere) le scale, diventano un problema soprattutto per le persone anziane.

L’uso di un montascale in una casa su più livelli elimina il problema del dover fare le scale con ginocchia doloranti e, soprattutto, riduce il rischio di cadute. Se il dolore al ginocchio è un problema, oltre che affrontare la situazione da un punto di vista medico, sarebbe bene prendere in considerazione un consulto con gli esperti in attrezzature per la mobilità, per discutere di tutte le opzioni di montascale disponibili e trovare il modello più adatto alle proprie esigenze.

• Le cause dell’artrosi al ginocchio: la terza età e non solo
• I sintomi dell’artrosi al ginocchio e l’evoluzione della malattia
• Trattamento dell’artrosi al ginocchio: la salute generale, oltre i farmaci
• La trappola della passività
• Il problema delle scale in casa e il montascale

Le cause dell’artrosi al ginocchio: la terza età e non solo

L’artrosi, o osteoartrosi, può essere descritta in parole semplici come una condizione medica in cui le articolazioni si gonfiano e diventano doloranti. Ciò è dovuto a un degrado della cartilagine dell'articolazione, dovuta al carico e allo sforzo, ma anche da un deterioramento dell’intera articolazione.

L’artrosi al ginocchio, insieme a quella dell’anca e della mano, è la forma di artrosi più diffusa. Essendo una patologia legata all’avanzamento dell’età, la percentuale di persone affette da artrosi al ginocchio sta aumentando, a causa dell’aumento dell’aspettativa di vita, ma anche delle cattive abitudini proprie dei nostri tempi. Infatti, più che di cause, per l’artrosi al ginocchio si può parlare di predisposizione e dei tanti fattori che aumentano il rischio di essere colpiti da questa forma di osteoartrosi.

In sostanza, si possono dividere le cause dell’artrosi al ginocchio in due categorie: quelle che non si possono eliminare e quelle sulle quali si può intervenire.

Fattori non modificabili

• Il sesso genetico: le donne sono più colpite degli uomini
• L’età, con insorgenza a partire mediamente dai 50 anni
• L’etnia: i caucasici sono più colpiti di africani e asiatici
• I traumi e gli infortuni, eventuali lesioni del menisco, avvenuti nel passato
• I fattori anatomici: ginocchio valgo o varo (non tra i fattori scatenanti l’insorgenza dell’artrosi al ginocchio, ma aggravanti)

Fattori modificabili

• L’obesità: che sottopone le ginocchia ad uno sforzo eccessivo e continuato per sostenere il peso
• La sedentarietà: è stato dimostrato che uno stile di vita eccessivamente sedentario impediscono all’articolazione del ginocchio di mantenere la capacità della cartilagine di rigenerarsi
• I lavori e gli sport che prevedono sforzi ripetuti e prolungati dell’articolazione del ginocchio

I sintomi dell’artrosi al ginocchio e l’evoluzione della malattia

I primi sintomi dell'artrosi al ginocchio sono rigidità dell’articolazione e dolore, che purtroppo peggiorano nel tempo. Per il dolore al ginocchio, le scale possono essere il campanello d’allarme, è infatti nel salire e scendere che più si sforza l’articolazione, con conseguente comparsa di dolore e/o gonfiore. In seguito il dolore al ginocchio si manifesterà anche nel camminare e nel sedersi, fino a restare anche quando si è sdraiati.

Convenzionalmente, gli stadi dell’artrosi al ginocchio sono cinque: dal ginocchio a stadio "0", praticamente perfetto, allo stadio "5", in cui l’articolazione è ormai inesistente.

Non esiste però una suddivisione solo tecnica, ma la gravità dell’artrosi al ginocchio è misurata anche in base alle caratteristiche individuali, alla possibilità di rallentare il processo e infine, ma non meno importante, sul disagio psicologico e sociale che soffrire di artrosi al ginocchio comporta.

Importante comunque un controllo medico dopo i 50 anni, in quanto al suo stadio iniziale l’artrosi al ginocchio può essere asintomatica o il leggero dolore al ginocchio salendo le scale può passare inosservato. Generalmente nelle prime fasi il dolore passa con il riposo e questo porta a sottovalutarlo, oppure porta a ridurre drasticamente l’attività, instaurando in realtà un peggioramento della patologia.

Tra i sintomi più tardivi che più probabilmente creano l’allarme nel paziente: un gonfiore, anche leggero, localizzato, la sensazione di instabilità, una sorta di "rigidità" dell’articolazione al mattino. Purtroppo questi sintomi sono già indicazione di un danno strutturale a carico dell’articolazione.

Non esiste, attualmente, la possibilità di prevedere quale sarà il decorso dell’artrosi al ginocchio. In alcuni casi i sintomi peggiorano o si attenuano, ma non vanno mai sospesi i trattamenti conservativi che rallentano il progredire della patologia. Nei casi molto gravi e in presenza di una grave disabilità, si può intervenire chirurgicamente per impiantare una protesi.

Trattamento dell’artrosi al ginocchio: la salute generale, oltre i farmaci

L’artrosi in sé non è curabile, quindi il trattamento si concentrerà sulla riduzione della gravità e della frequenza dei sintomi, sull’eventuale eliminazione o almeno riduzione dei fattori aggravanti.

• L’approccio moderno alla cura dell’artrosi al ginocchio è multidisciplinare. Prevede l’uso di farmaci ma anche cambiamenti nello stile di vita e l’assistenza psicologica al paziente
• L'informazione e la sensibilizzazione: per far capire a chi è affetto da artrosi al ginocchio quali sono gli obiettivi da raggiungere e il percorso per limitare i danni
• L’eventuale dieta per ridurre l’obesità, al fine di caricare meno l’articolazione del ginocchio
• Gli esercizi terapeutici mirati, da scegliere in base alla gravità del caso e le predisposizioni del paziente e che saranno svolti con e senza l’aiuto del fisioterapeuta
• L’utilizzo di ausili, come tutori o altri strumenti ortopedici; ma anche di montascale o altre attrezzature per la mobilità, che aiutino a ridurre il carico sulle articolazioni

Sarà il fisioterapista che dovrà valutare sulla base dei dati medici e l’anamnesi generale la formula migliore di trattamento dell’artrosi al ginocchio, anche attraverso un moderato esercizio.

Il trattamento farmacologico comprende principalmente infiltrazioni di corticosteroidi (antinfiammatori) e FANS (antinfiammatori non steroidei - per ridurre il dolore e l’infiammazione)

Trattamenti alternativi, che non sostituiscono assolutamente quelli della medicina tradizionale e della fisioterapia, possono aiutare a soffrire meno, comprendono agopuntura, yoga e Tai Chi.

La trappola della passività

Purtroppo i pazienti affetti da osteoartrosi al ginocchio possono reagire alla malattia subendola passivamente. Rinunciare alle attività, anche quelle sociali che dovrebbero essere piacevoli, per paura del dolore, o ricorrere in maniera massiccia agli antidolorifici, peggiorano la situazione clinica e psicologica.

I montascale evitano lo stress e la tensione che i gradini esercitano sulle ginocchia, sulle caviglie e le altre articolazioni, ma aiutano anche a non relegarsi nell’immobilità di una stanza. Chi soffre di artrosi al ginocchio dovrebbe considerare come un montascale può aiutare a preservare indipendenza e autonomia all’interno della propria casa, spostarsi tra i vari piani senza affaticarsi, e poter uscire per intraprendere attività ricreative salutari senza l’incubo del dover salire e scendere le scale.

In una fase ancora iniziale della malattia, possono essere utili alcuni accorgimenti per evitare di affaticare, e quindi ridurre il dolore al ginocchio, salendo o scendendo le scale. Un piccolo "trucco" sta nel salire mettendo per prima la gamba più forte e il ginocchio meno dolorante, e scendere appoggiandosi prima sul ginocchio più debole.

Utile anche il corrimano, che dà appoggio e maggior sicurezza, e appoggiare sempre tutta la pianta del piede sugli scalini.

Va da sé che è sempre importante indossare scarpe comode ma che sostengano l’arco plantare, così come non si dovrebbe appesantire il carico trasportando oggetti. Il montascale permette invece una maggiore libertà e praticità nelle attività quotidiane.

Il problema delle scale in casa e il montascale

Vivere con l’artrosi al ginocchio, come abbiamo visto, non è sempre facile, a causa del dolore e della ridotta mobilità. In Italia circa il 10% degli uomini e il 13% delle donne dopo i 60 anni soffrono di osteoartrosi al ginocchio, e spesso questa condizione limita la mobilità anche nella propria casa, soprattutto se vi sono scale interne. La percentuale sale drasticamente dopo i 70 anni.

Non esiste una cura vera e propria per l’artrosi, anche se molti sintomi sono gestibili, con le cure mediche ma anche con cambiamenti nello stile di vita.

Un aspetto dell’artrosi al ginocchio che viene preso in considerazione negli ultimi anni, è l’impatto sulla vita sociale e l’aspetto psicologico della malattia. Questi due fattori, oltre a quelli fisiologici, possono incidere persino sulla percezione del dolore, rendendo il dolore cronico più intenso per il paziente anche quando le condizioni fisiologiche non lo giustificano.

La scarsa autosufficienza, la paura di cadere, portano ad ansia e depressione, che influenzano negativamente il naturale (ma rallentabile) peggioramento dell’artrosi al ginocchio.

Tra gli aiuti che si possono offrire a chi soffre di artrosi, anche l’installazione di un montascale: un ausilio per la mobilità utile per le persone anziane, ma in generale per chi ha difficoltà a muoversi tra i dislivelli o i vari piani della casa.

Un montascale rende più facilmente praticabile l’ambiente domestico e aiuta a sentirsi indipendenti, anche se la casa è su più piani, o non c’è un ascensore che eviti di salire e scendere a piedi.

Con un montascale, malgrado il dolore ginocchio, le scale smettono di essere un problema e, in caso di intervento chirurgico per l’impianto di una protesi, il montascale evita l’attività usurante di salita e discesa.

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